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martedì 12 giugno 2012

Everthin' a fiver



Il mercato ha sempre quel fascino legato al “pullulare”. 
Nell'immaginario comune ci sono teste e bancarelle e ancor più nel dettaglio, schiamazzi dei venditori.

Questo è in tre parole il Flower Market di Columbia Road a Londra, la domenica mattina fino alle 14. Giorno e orario sono sempre stati per me un ostacolo insuperabile, portandomi a consigliarlo a tutti senza mai esserci stata.

Questa domenica non potevo lasciarmelo sfuggire di nuovo: la presenza dei uno dei miei più cari amici e la telefonata della madre ore 9:26, per aggiornamenti sul TG italiano, han voluto che mi reggessi in piedi in un orario socialmente accettabile.

L'atmosfera di Bethnal Green, il quartiere dell'East End che ospita settimanalmente il mercato, ti seduce come una sirena ulissica. Ci si inoltra per le stradine silenziose, tra ragazzi a passeggio col cane che ti indicano la strada e persone che se ne allontanano trasportando fiori.

E poi la litania profana.


“Everthin' a fiver!”





Sei ufficialmente arrivato.

La via del mercato è una sola (per l'appunto Columbia Road), nemmeno troppo lunga e per lo più stretta. C'è la calca e bisognava arrivare prima. Ma il clima invita a non scoraggiarsi e mi fa dimenticare quello atmosferico, chiaramente e sempre uggioso.
C'è chi coltiva i fiori che rivende o chi importa specie esotiche dall'estero. In particolare io ritrovo i miei cactus, piante irrintracciabili nei negozi della città.




Lasciando la strada e spostandosi sul marciapiede di destra e di sinistra ci si può intrufolare in più di sessanta negozietti indipendenti, tra gallerie d'arte, vestiti ed oggettistica che cela sul retro caffetterie e gastronomie biologiche.





Una chicca? Il brand Nom Living dedicato agli accessori della casa, in legno di cocco, dalla texture leopardata e alle fragranti scatoline porta-oggetti, in legno di cannella. Prodotti artigianali dal prezzo accessibilissimo.




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